mercoledì 23 ottobre 2013

Io NON sono una blogger

Chiacchiere da mamme in attesa dell’uscita dei bambini dalla milionesima attività sportiva infilata nella settimana.
Chiacchiere da mamme che devono per forza vantarsi dei successi, veri o presunti, non solo personali ma anche dei figli.
Parole, solo parole, ma quando sento certe frasi, io proprio non posso far finta di niente.
“Stasera, per cena, ho preparato dei gnocchetti con sugo di pesce al profumo di basilico e tartare di tonno con contorno di erbette in agrodolce”.
E già a questo proclama la mia mente correva alle varie ipotesi di cena praticabili in casa mia:
1)  Qualche avanzo del pranzo?
2) Pronto pizza?
3) Cena direttamente a casa dei nonni?
“Eh, sai prima di uscire ho preparato anche il ragù per domani e appena torno inforno i biscotti per la colazione”.
Ecco, in condizioni normali, sarebbe scattato di certo un applauso e magari anche una piccola ola tra le mamme presenti a questo auto-elogio, anzi sarei stata io la prima a fare i complimenti.
Ogni buona intenzione, però, è stata stroncata sul nascere da quattro parole scandite con gli stessi decibel con cui lo speaker dello stadio annuncia il goal della squadra di casa, così, giusto per farlo sapere anche alla poveretta che ad alcuni metri di distanza era assorta in tutt’altra conversazione.
“IO SONO UNA FOODBLOGGER, ho un blog di cucina”.

Panico. Silenzio assoluto. Nessuna aveva il coraggio di proferire parola.
Oh, sì, il blog di cucina ce l’ha, nulla da dire, ma dall’avere un blog ad essere una blogger, a mio avviso, ce ne passa.
Fare proclami di questo genere, poi, è tra il ridicolo ed il patetico.
Ma la chicca è stata il gesto repentino con il quale, in meno di un nano secondo, ha estratto dalla borsetta il porta-biglietti-da-visita, e ha distribuito i bigliettini da visita del blog alle presenti, nessuna esclusa e quindi me compresa.
“Se volete le ricette dei gnocchetti o del ragù le trovate sul mio blog”.
Non sapevo che dire, lì per lì, d’istinto, mi veniva solo da chiedere un autografo perché non è da tutti conoscere una blogger.
Avrei potuto essere fraintesa e quindi ho desistito.
Allora…ci tengo a precisare, a scanso di equivoci.
Ho, curo, scrivo, mi occupo, dite come vi pare, di un blog.
Io, però, NON SONO una blogger.
Nella vita faccio altro, ho un altro lavoro, sono una moglie e una mamma, ho vari hobby, mi diletto con ago e filo, scrivo, sono appassionata di cucito creativo e faccio un milione di altre cose.
E se volete saperlo ho appena finito di risistemare, montare e ridipingere di rosa il letto della mia Principessa, ecco, ma non per questo sono un falegname, anzi, se volete sapere come ho fatto e mi incontrate per strada ve lo spiego più che volentieri, a voce, e senza bisogno di rimandi al blog.

2 commenti:

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  2. Eh eh, argomento difficile, sopratutto in questo momento in cui tante persone si ritrovano a casa in pausa "forzata". Non lo so se mi sento una blogger, e a distanza di tre anni devo ancora farmi coraggio per menzionarlo quando parlo con qualcuno! Diciamo che considero blogger solo chi effettivamente con il blog guadagna, e non è esattamente la mia aspirazione riempire il mio spazio di pubblicità...
    D'altro canto ci ho perso tanto di quel tempo ormai, che è di certo una parte di me, per cui mi pare anche giusto cominciare a parlarne. Senza dichiarami blogger.
    E nemmeno mi considero 'artista' ora che ho il negozio su Etsy... ma chi sa. Alle volte mi ripeto che dovrei avere più faccia tosta, perché alla fine queste persone recuperano un sacco di pubblico...

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